Non ci sarà alcuna recita, niente gara.
Smetterò definitivamente gli esercizi con stile.
Basta prove, allenamenti, sudore, errori e correzioni.
Non penserò più agli abiti di scena, al prato del campo di gioco.
Nessuna linea da tirare.
Nessuna locandina, biglietto, arbitro federale.
Nemmeno un inchino.
Troppa fatica per una platea immeritevole sempre girata dall’altra parte.
Queste platee immeritevoli, come tu giustamente le definisci, spesso necessitano della nostra pazienza. Magari hanno bisogno di essere stupite ancora una volta prima che si rendano conto del nostro valore 🙂
Temo di essermi stancata.
🙂
Mai esibito per la platea. Sempre per me stesso.
Ecco, diciamo che non mi basto più, avrei bisogno di un applauso.
Uno solo? E che ci fai?
O ovazioni prolungate e costanti, oppure meglio cercare altro, a mio giudizio
temo di non meritare ovazioni.
Considero terapeutico sopravvalutarsi, a condizione di fermarsi prima dell’autodivinazione.
Se serve alla Tua autostima, ti ovaziono io più che volentieri.
Troppo buono, citofonami… Lucia
È per via del mio naso vero?
Bisognerà, prima o poi, fare qualcosa per queste manie di persecuzione.
E comunque i nasi grossi sono molto sexy, a mio gusto.
manie di persecuzione mi manca, lo dice anche il mio psichiatra…
lungo, non grosso, il mio è lungo!
Le dimensioni non contano.
Non riuscirei mai a rinunciare all’adrenalina del palcoscenico. 🙂
sono vecchia, ecco la verità
Non si è mai troppo vecchi per questo 🙂
che fatica divertirsi
ehi ciao bellezza. Stasera?
pross sett?
ma come? …io sono attentissima! 🙂
Tu sei un amore 🙂 è la gente qua intorno che …
Rinunci al fascino della prima? Rinunci all’adrenalina del debutto? Rinunci agli applausi?
Ripensaci.
Vent’ anni di repliche …
Sei grandiosa! nemmeno il miglior attore riesce replicare così a lungo!
Ciao! Ho nominato il tuo Blog per il Liebster Award! dai un occhiata qui per vedere di cosa si tratta!
http://sfogliatellablog.wordpress.com/2014/01/14/liebster-award-che-sorpresa/ Un’abbraccio 🙂
grazie, troppo generosa 🙂
Figurati è un piacere leggerti. 🙂
Mary
quindi un blog è una via di mezzo tra un palcoscenico e un campo di gara!
condivido la metafora e anche lo stile che tentiamo nelle nostre libere esibizioni.
e poi è vero, a volte, il pubblico guarda altrove e questo non gratifica la prestazione.
ml
(ho cannato come spesso?)
Questa volta hai cannato veramente … 🙂 non parlavo del blog ma della vita, della mia.
la vita reale e quella virtuale hanno molto in comune!
“gli esercizi con stile” sono nell’una e nell’altra
e le performance non applaudite sono in entrambe.
scusami, mm, se mi sono intromessa in questo dialogo tra te e ml.
ti sorrido
gb
Cara Gb, condivido, ma quelle virtuali non applaudite non pesano
dipende da come una persona prende la vita virtuale, cara mm.
c’è chi fa di questa la parte più importante della propria vita.
purtroppo. è tragico. è così per alcuni però.
nella vita reale vorrei sempre avere i “miei applausi”, essere dime stessa.
il resto?
dipende da chi mi applaude o non mi applaude e per quali mie performance.
tutto è così relativo.
sorrido
gb
essere serena con me stessa, la vera me stessa.
refuso
eheh, ci sono abituato, a prendere granchi:-)
ma la lettura che ne ho fatto mi piace 🙂
ciao
Santo cielo con la tua lettura sembro una cafona senza ritegno!
Al contrario! Una gran dama che non le manda a dire, il disappunto in primis.
ml