Il cespuglio è fiorito.
Continua a piovere.
Vorrei essere pace e follia.
Desiderio.
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Il cespuglio è fiorito.
Continua a piovere.
Vorrei essere pace e follia.
Incisiva e dolente.
dolente…
io pure perciò…faccio la copiona. molto bella (canzone compresa).
Ludmilla
bella veramente ciao Lud 🙂
bella veramente ciao Lud 🙂
Io sono pace e follia. Contemporaneamente.
E ho sete, ancora, sempre…
Incisiva e molto valida la poesia.
Bella la canzone!
Un abbraccio, mm.
gb
un abbraccio a te gb
… poesia è una parola grossa 🙂
…oh, ci sono “poesie” nel web, decisamente meno “poesia” della tua, che sono considerate “Poesia” dai frequentatori e dai padroni di casa di alcuni blog. 😉
sorrido.
gb
Credo che la poesia sia la più alta e complessa forma di scrittura. Non basta certo andare a capo o trovare una rima perché sia poesia. Io rivendico il diritto di scrivere, ma per carità, sono solo canzonette. 🙂
nelle tue “canzonette” c’è molto, mm! 🙂
continua a scrivere! scrivi. scrivi.
la poesia è… no, non de_finiamola.
so che vi è uno stretto collegamento tra poesia e musica, in me, come ho scritto sotto.
non sono certa che la poesia sia la più alta forma di scrittura.
vi sono passaggi di prosa che mi lasciano senza fiato.
La stagione è anomala e noi con essa.
Nessunaq sorpresa se vogliamo pace e follia allo stesso tempo.
dici che è colpa del tempo!
Dico di sì
ti manca solo la metrica, ma lo spirito è quello degli haiku (ed è decisamente brillante).
Perchè non fai una razzia nel mondo del 5-7-5?
piove e non smette
e fiorito è il cespuglio
pace follia in me
piove non smette
è fiorito il cespuglio
pace follia in me
mi sono permessa
questi sono due haiku!
se ne possono “costruire” altri!
grazie, mm!
tu mi permetti di fermarmi in casa tua!
🙂
gb
casa mia è casa tua 🙂
Non so, la poesia e tutti i vari tipi di testi poetici sono di una complessità per me innavicinabile.
“casa mia è casa tua”
sei davvero cortese e affettuosa!
grazie.
gb
io amo la Poesia e la poesia.
buona serata, mm
🙂
gb
giusto! ciao cara
poi, la poesia, in me, è simile alla musica.
adoro entrambe!
ciao e grazie ancora, mm.
gb
La tua prosa non è più semplice.
Se cazzari come me hanno avuto l’ardire di provarci vuol dire che qualcuno dovrà pur farlo, no?
E poi, l’haiku è giapponese e sarebbe intraducibile. Le regole vanno rimodellate fino a essere irriconoscibili
io mi spiego male, ecco 🙂
la parola “metrica” mi dà i brividi
Mi hai fatto venire in mente la traviata!
“Libiamo, libiamo ne’ lieti calici,
che la bellezza infiora;
e la fuggevol fuggevol’ora
s’inebrii a voluttà.
Libiam ne’ dolci fremiti
che suscita l’amore,
poiché quell’occhio al core
Onnipotente va.
Tra voi, tra voi saprò dividere
il tempo mio giocondo;
tutto è follia follia nel mondo
ciò che non è piacer.
Godiam, fugace e rapido
è il gaudio dell’amore;
è un fior che nasce e muore,
né più si può goder.”
in questi giorni sono alle prese col Nabucco, viva la Traviata
pace e follia… spettacolare!
sarebbe bello vero?
concisa e incisiva
🙂
Lo sei.
dici a me?
A te, a te.
Sono felice che tu non abbia aperto l’ombrello, perché questo ti rende folle e in pace col mondo.
temo di non essere esattamente in pace con il mondo
Allora il tuo ombrello è troppo spesso aperto, come il mio.
guarda erre, non lo so, non ho ancora capito (alla mia età …) un fico secco 🙂
Io penso di aver capito che se fai resistenza con ombrelli, parafulmini, o cazzi vari, è peggio. Meglio affrontare la pioggia nudi, dammi retta, butta l’ombrello. Ma forse sbaglio.
No, no ho smesso da anni di guardare dal buco della serratura. 🙂
Intendi di nascosto?
no, a volte abbiamo la tendenza di guardare la vita dal buco della serratura
Io sono tardo e voglio comprendere, scusa, intendi che a volte siamo un po’ ottusi?
no, la paura ci porta a guardare e anche poco e male. per non bagnarci … facciamo così, spettatori, non attori
Bene, allora è proprio quello che penso io, al massimo ci lasciamo la pelle. Non saremmo né i primi né gli ultimi.
esatto 🙂
tanto la pelle ce la lasciamo comunque 🙂
E’ quello che la gente non capisce.
Mi attacco al commento di Erre.
Io, sopra, ho scritto.
“Io sono pace e follia. Contemporaneamente.
E ho sete, ancora, sempre…”
Ecco, io ho la stessa idea di Erre. Più o meno. 🙂
Senza ombrello, si è folli e in pace con il mondo.
Io direi di più, allargherei il concetto di Erre.
**Si è parte del mondo, follia e pace Ci si sente mondo, follia e pace!**
E la mia sete voleva indicare la mia bocca aperta a raccogliere la pioggia!
Amo le gocce di pioggia sulla lingua. Che incanto!
Sensazione così incredibile, così intima, così bella, così “sensuale” anche…
Forse, sono un po’ matta!
Non importa!
gb
camminare sotto la pioggia senza ombrello è un’attività consigliabile
è bellissimo!
ti sorrido, mm
gb