La ciclicità mi inquieta, ricercarla mi spaventa.
Sono fioriti i peschi, il grano ha inventato un nuovo verde che non si era mai visto.
Le viole sono ormai sfinite e i bambini hanno smesso di raccogliere margherite.
Nel mio giardino, quello dietro, hanno piantato cinque tigli, mi aspetto grandi cose da loro.
La colza sembra impazzita, un branco disordinato di erbacce disuguali. Ma l’aspetto al varco, non ci saranno sorprese, tra un mese sarà un esercito ordinato di boriose guardie svizzere.
Guardo tutto questo e capisco che è arrivato il momento di cambiare. So però che tra poco sarà estate e avrò da seguire le pesche, le pere, le prugne. Dovrò prendere le coordinate del sole che tramonta tra le canne sulla via del ritorno che ti pare, quasi, di essere in Africa.
Tutte le volte, tutte le volte (meno che una quando che è notte)
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Questa è la stagione che preferisco!! Anche se tutti gli anni le piante si risvegliano e sbocciano i fiori, ogni anno vedo qualcosa di diverso nel mio giardino….
Hai ragione, stagione meravigliosa. Bello osservare i segni della natura!
Inquieta anche me quest’anno, comincio a pensare che è solo un’illusione, che niente si ripeta, che il tempo concesso sia una provigione ben limitata, che Rino Gaetano suonasse solo belle marcette. Oggi gira così, un sorriso 🙂
e oggi? sei ancora scontroso oggi?
come sempre
lo ben so 🙂
La colza non la saprei nemmeno riconoscere io, mi piace invece come la sai guardare tu
è quella che tinge i campi di un bel giallo
🙂
Prima dell’estate, che aspetto anch’io tantissimo, c’è una nuova primavera dietro l’angolo, tutta da scoprire e gustare. E personalmente ho anche un’Africa che mi aspetta e che spero di ritrovare presto.
La tua Africa è veramente bellissima
Grazie…
ehi! auguri?!? oggi? (l’header, dico)
p.s. la descrizione della colza è poesia. bellissima. bellissima.
grazie, era il primo anniversario del blog 🙂
un anno di menteminima?!? è già passato un anno?!?!?! 😯
o intendi dire di menteminima da quando coesiste con tantopercantare e io non m’ero accorto, e quindi tipo per me sono passati sei mesi? 😛
la tua poesia, mia cara, ha l’incanto in sé perché è poesia!
un abbraccio vero
un sorriso, anche nei miei occhi, per te
gb
“Dovrò prendere le coordinate del sole che tramonta tra le canne sulla via del ritorno che ti pare, quasi, di essere in Africa.”
se qui non c’è poesia… 🙂
mi piace davvero la tua scrittura!
cerchiamo sempre di rinnovare noi stessi, mm, perché è ciò che conta di più.
così, in un certo modo, fermiamo il tempo.
buone ore
abbraccio
gb
hai ragione. un bacio
Perché inquietudine, anzi bisognerebbe essere grati alla ciclicità, almeno a quella della natura. È un riferimento, è il termine di paragone, il segno che marca la differenza fra chi si ferma e chi procede, fra chi rinuncia e chi non si arrende, fra chi invecchia e chi si rinnova, fra chi fotografa letti sfatti e chi il letto lo rifà ogni mattina perché un letto rifatto ogni mattina non sarà mai una bara. Solo una bara rimane sfatta. Per sempre.
Detto questo però, mi piace la tua scrittura.
Pablo
Grazie Pablo. Bella la cosa del letto da rifare!
sai già che “la primavera fa lo stesso effetto anche a me.” è reciproco 🙂
Magda…
la ciclicità aiuta ad assuefarsi alla vita…tuttavia ci sorprende sempre un po.
un piacevole tranello della natura…
SX copro la colza ad es come fosse la prima volta! 🙂
assuefarsi alla vita … devo pensarci.
Diamine ma dove vivi? Leggendoti, provo un po’ d’invidia. Tigli, alberi da frutta, campi coltivati.
E va bene, mi accontento della vista dalla mansarda: un tempo era erba medica, adesso erba sola.
vivo in una città grigia, ma lavoro in campagna. 🙂
Compliomenti per il lavoro in campagna. E’ sempre stato un mio desiderio
quale? coltivare la terra?
Certo! Coltivare la terra ma non ne avevo né ne ho. La vita del contdìadino è speciale
Ho letto che era il primo compleanno del tuo blog!
I miei sono auguri in ritardo, ma sinceri.
Mi piace tanto soffermarmi nel tuo blog, cara mm.
Grazie.
Un regalino per te e per il tuo bel blog.
🙂
gb
che meraviglia, grazie di cuore
apperò… menteminima in versione bucolica
la ciclicità della natura è la metonimia della vita, una “noia” che affascina, nessuna pianta darà mai gli stessi frutti della stagione precedente, nessun fiore è uguale a un altro, nemmeno l’ombra di un albero è sempre la stessa, basta una foglia in più o in meno per cambiarla, o no?
TADS
io sono “da asfalto” ma la prima gemma non mi sfugge.
Hai ragione la natura ne sa sempre di nuove.
ho letto che lacovi in campagna bè ti invidio…..aspetto con ansia la primavera……buona giornata cara
sì, in un paese fuori città. 🙂
Buonissima giornata a te.
1. Già un anno???? (Sì, l’hanno già detto, ma l’ho pensato anch’io e quindi lo scrivo)
2. La colza è bellissima.
3. Rino è immenso (muore giovane chi è caro agli dei).
4. Io il letto non lo rifaccio mai (e perché dovrei se poi la sera lo devo disfare di nuovo? Doppio lavoro per lo stesso risultato).
5. Hai ricevuto la mail di risposta alla tua che avevi inviato perché non ti arrivano le mie?
ricevuta, stavo facendo due conti, dopo ti rispondo.
Ah, ok, allora aspetto, non c’è problema. L’unica è che se decidi per il sì, più aspetti e più costa.
l’unica ciclicità che mi da energia e vita è quella della natura che riprende vita a primavera. più invecchio più la terra mi attrae. ma questo sapevo sarebbe successo… lo sapevo già da ragazzina.
bello, lo senti anche tu?
Già
A volte scrivi post ancora più belli nei commenti. Minimi.
giura che è un complimento
Ma quando mai, è la pura verità.
… mmmm
Come scrivi bene…
Ciao erre sei sempre buono… hai da fare 11 12 13 aprile? sarò dalle tue parti 🙂
No no, sei tu che scrivi bene, fidati. Ti faccio sapere, grazie per avermi informato!