Ho smesso di fumare da diversi anni, ma continuo a sentirmi un fumatore incallito. La sigaretta non mi manca poi tanto, quello che mi manca è tutta la ritualità ad essa connessa.
Io fumavo le Camel. Compravo il pacchetto morbido che in verità è più scomodo di quello duro, ma mi consentiva di avere un tempo altrimenti negato, un minuto sublime.
Io amavo tirare la strisciolina di nylon che gira intorno all’apertura, rompere e alzare la carta argentata ripiegata, schiacciare delicatamente, ma non troppo, il pacchetto da sotto per far sì che una cicca, la prescelta dal caso, si sollevasse.
Portare il filtro tra le labbra era la conclusione della delizia. Fumare la sigaretta era un dettaglio, un finale scontato.
Chi fuma sa quanto sia il gesto del fumare a dare un senso al fumare.
Capita che mi torni la voglia, che quel rituale mi manchi in modo potente. Mi capita al mare dopo aver fatto il bagno, la notte quando mi sveglio e non riesco più a dormire e dopo aver fatto l’amore, non sempre a dire la verità, ma a volte sì.
… inutile dire che il titolo del post non c’entra un fico secco, ma era tra le bozze e ho deciso di tenerlo.
È proprio per quel piacere che continuo a fumare. Due o tre sigarette al giorno, non di più. Ma aprire il pacchetto e annusarlo e poi entrare in quel sottile rituale del fumatore mi piace così tanto! Soprattutto al riparo da occhi indiscreti.
Che poi son scema, non dovrei proprio fumare per vari motivi!!! Infatti, spesso, presa dal senso di colpa e dalla paura, ne fumo solo una. E allora aspetto il momenti giusto durante tutta la giornata. Mi sento un po’ come Zeno Cosini, io però almeno non dico bugie!
Non sono mai riuscita a fumare solo due o tre sigarette. Credo che se ci fossi riuscita non avrei mai smesso. La differenza sta proprio nel trovare il momento giusto, io ad un certo punto fumavo e basta senza pensare.
… ultima sigaretta 🙂
Questa, lo giuro, è l’ultima sigaretta! Anzi, darò l’esame e poi fumerò l’ultima! Mmm no, forse, no 😀
Con grande sforzo di volontà, riesco a fumarne così poche.
P.s: ti stimo che ce l’hai fatta! Non puoi capire!
ma no, nessuna bravura, e non ti angosciare, non credo che una sigaretta sia poi questo disastro.
in bocca al lupo per l’esame 🙂
hai bozze di titoli??
straordinaria
🙂
ml
Ho un disordine cosmico, ecco.
Come ti capisco… A me manca quando aspetto. Che sia l’autobus o una persona, poco importa, il rituale della sigaretta rendeva piacevoli le attese. Mi mancano anche le chiacchierate fuori dai locali, mi manca la socialità che crea il chiedere o prestare l’accendino. Mi
Manca mettere le mani in tasca e sentire l’accendino e le gomme alla menta forte. Quando ho smesso di
fumare ho smesso anche di masticare gomme perché non esisteva l’uno senza l’altro. Non
Mi manca il fumo, ma mi manca tutto questo.
Condivido ogni parola. Manca anche a me la comunità dei fumatori 🙂
…mi pare un titolo appropriato….
dici?
ecco..hai descritto perfettamente quello che mi manca della sigaretta.
Sai cosa credo?
che un fumatore anche se smette, alla fine rimane fumatore.
quindi facciamo passare una sigaretta di Ele. 🙂
dipendenza, credo si questa la parla 🙂
… mai che offra quella! 🙂
le ho appena detto delle nostre lamentele a riguardo! 🙂
eilààààààà!!! non sarò io a farvi iniziare ancora! anche io ho un animo buono e gentile! 😀
In passato sono stato un fumatore e devo dirti che ogni tanto la voglia ricompare…. ma non mollo 🙂
ricompare eccome. Non molleremo!
Never, never, never, but… we’re human, after all.. 😛
ci dobbiamo crederCi
Cì, cì, ha ragione! BaCiuzz 😛
Mi fumerei anche la pizza se potessi.

ah ah ah fantastico
la prima sigaretta del pacchetto usciva anche con un colpettino sulla base, come a colpire una biglia, e la precisione stava nel far uscire esattamente una sigaretta, non un millimetro d’un altra in più.
sicuro di non essere ingegnere?
sicurissimo. l’ingegnere avrebbe colpito sempre la stessa e, soprattutto, avrebbe costruito un oggetto con meccanismo a pompa idraulica e radiocontrollato per farlo al posto tuo. 😀
io sono solo “toro ascendente vergine”, mi dicono gli altri (chè io mica ho capito bene chevvordí)
toro ascendente vergine … mumble mumble … sembra una contraddizione…
perchè “sembra”? è bellissimo essere una contraddizione! 😀
convengo!
Avrebbe da accendere?
non ha che da scegliere
Ho smesso dieci anni fa. Di colpo e sono stato da cani per sei mesi. Se dovessi ricominciare non riuscirei mai a limitarmi. La mii è una decisione senza ritorno ma il tuo post mi ha fatto venire voglia di una sigaretta! Ah, fumavo le stesse sigarette.
Veramente? Erano buonissime
Ho fumato ma non son mai riuscito a rendermelo indispensabile, così ora non fumo. Forse perché non mi piacciono i rituali ?
Domani ti chiamo, come al solito!
Come al solito? Beccato 🙂
drinnnn
che simpatica 🙂
Fumare? Un ricordo di gioventù, anche se difficilmente andavo oltre le tre o quattro sigarette. Poi mi sono convertito alla pipa, dove il piaqcere era miscelare i diversi tranciati e scegliere quella adatta al momento. Piccoli piaceri come il tuo rituale dell’apertura del pacchetto di Camel. Pe rme era scegliere la pipa, scegliere fra i sei o sette tipi di tabacco da mescolare tra loro, pigiarlo nel fornelletto e accenderlo. Poi era un dettaglio.
Come ho smesso molti. molti anni fa? Una crisi di rigetto e da allaora anche il fumo di una sigaretta lontano una decina di metri mi da la nausea.
“Capita che mi torni la voglia… dopo aver fatto l’amore, non sempre a dire la verità, ma a volte sì.”
Non ho compreso se è la voglia oppure fare l’amore, quel non sempre.
Come si fa a non aver voglia di fare l’amore?
Infatti, ero perplesso su questo punto ma ora non più.
🙂
Ricambio il sorriso
un discorso amoroso? tra te e lei (di cui poi divento geloso) e tra voi due e noi.
La canzone di Omar è per il “fumo di Londra”, vero? 😉
Esatto!
… non ho capito la prima riga:-(
È un discorso amoroso quello tra te e la sigaretta (e la gestualità) e quello che mostri di voi due a noi che osserviamo te. 🙂
Santo cielo sono tarda…
ahahahahah ma nooo! 🙂
Perché dici che il titolo non c’entra? C’entra e come. Si può fumare per amore e si può smettere per amore e io per questo ho smesso molti anni fa: per amore di mio figlio, una specie di fioretto. Ero certo che se io avessi smesso di fumare, lui sarebbe uscito dal tunnel. E così è stato.
Pablo
Ho smesso anche io per una cosa simile.
Baci a tuo figlio
io fumavo le Fortuna, fortuna che ho smesso
ma il discorso sul rituale lo condivido in pieno
È vero, fortuna che abbiamo smesso 🙂
C’è un rituale che seguivo. La prima sigaretta del pacchetto la sollevato, una a caso, esprimevo un e la giravo con il filtro verso il basso. Andava fumata per ultima e non andava MAI offerta.
Anche io, uguale uguale!
Il titolo è perfetto!
Il tuo scritto mi dice molto.
Ho sentito io, che non ho mai fumato in vita mia, il tuo amore per la sigaretta e la gestualità legata.
Credo che “fumatore” si nasca, in un certo senso, e si resti anche non si fuma più.
Un abbraccio, mm cara
gb
non so se si nasca fumatore, sicuramente si resta a rischio.
io volevo indicare la propensione di alcune persone a divenire, a restare o a rischiare di essere nuovamente… fumatori!
buona serata, mm
🙂
gb
Io per costituzione sono predisposta alle dipendenze, credo, ma anche a trattenermi … ma non sempre
“ma non sempre”
sei umana, cara mm, molto umana! 😉
gb
certamente
per fortuna!
ciao, cara
gb
Notevole la fotografia del tuo blog oggi! 😉
in realtà l’originale è ancora più bello … ma tu ce l’hai un profilo su fb?.
no, mia cara!
ho solo la mail che vedi quanto ti commento!
ti sorrido
gb
E’ un discorso per dire che ami il fumo, mi sembra di capire.
mah, forse volevo dire che in certi momenti il fumo mi manca.
Era una battuta legata al titolo del post…
oggi sono proprio tarda…
… forse non solo oggi