Archivi del mese: aprile 2014
Meraviglioso.
È meraviglioso scoprire quanto ci schifiamo l’un l’altro in barba a Gesù Cristo.
La banda.
Ho incontrato in rete questa foto. Inizialmente ho sorriso. Ho pensato che quando ero bambina pur vivendo in una situazione di medio benessere era normale non avere tanti giochi, dover trasformare le cose in qualche cosa d’altro, far diventare una … Continua a leggere
Arms.
Fiori e nomi tatuati sulle braccia. Io vorrei tatuarmi il tuo fiore sulle labbra, sulla schiena il romanzo che ho di te. Sulla schiena, per non poterlo leggere e doverlo inventare giorno per giorno. Quando vorrai tu, se non sarò … Continua a leggere
Che sia tempesta.
Io sono fatta di asfalto, di fabbriche all’orizzonte, di traffico e imprecazioni al semaforo. Ho posto solo per erbacce, gramigna e ortica. Nemmeno il fico ce la può fare, scelga il tetto di una casa diroccata di periferia. Ecco l’amara … Continua a leggere
Pratelline.
Pratelline le chiamava la zia Catina, che io chiamavo Rina anche se il suo nome era Caterina. Da bambina, in estate, passavo parecchie settimane a casa sua. Non aveva figli e io ho sempre sentito di essere la sua nipote … Continua a leggere
Ebbene.
Ebbene ora vorrei tu fossi qui, in piedi, di fronte a me. Vorrei infilassi due dita nella mia scollatura e poi con il dorso della mano mi accarezzassi il seno. Sbottona un altro bottone della mia camicetta e infila entrambe … Continua a leggere
Zagara.
Sappiamo tutti del profumo del pane, delle città, delle mani e del profumo degli uomini. Alcuni uomini però hanno un profumo più intenso, di quelli che entrano nelle narici e subito si annidano in una piega dell’anima come se li … Continua a leggere
Ricostituenti.
Una volta ci si faceva fare il certificato di “sana e robusta” costituzione. Da piccola ho bevuto ettolitri di fialette mefitiche e ho subito centinaia di buchi al calcio per compensare una lunghezza esagerata e un’insufficiente quantità di carne. Ora … Continua a leggere
Protocollo per l’identificazione precoce d’amore.
Seduti sulla sabbia di quella spiaggia con le case colorate alle spalle, il mare davanti e un elicottero sopra la testa ero felice. Al mare, d’aprile, c’è sempre vento, un vento che ti fa seccare le labbra, ti spettina ancora … Continua a leggere