Ebbene ora vorrei tu fossi qui, in piedi, di fronte a me.
Vorrei infilassi due dita nella mia scollatura e poi con il dorso della mano mi accarezzassi il seno.
Sbottona un altro bottone della mia camicetta e infila entrambe le mani. Stringimi e poi baciami.
Vorrei le tue labbra sulla schiena, mi inarcherei al tuo desiderio.
Vorrei la tua lingua attorcigliata alla mia e il tuo peso addosso.
Vorrei far l’amore con te allo sfinimento.
Nulla di nuovo quindi, quello che vogliono tutti gli amanti, quello che tutti sanno.
Ebbene io lo vorrei lo stesso, ti vorrei amore mio, ti vorrei, ora.
Eppure sentire.
Quale canzone si sposa meglio con il tuo scritto? Nessuna, credo.
Anche se poi, alle lingue concatenate, nel momento in cui il peso di uno diviene il peso dell’altra, è partita “love calls” di kem.
Ed allora le tue righe hanno assunto un’aria diversa. Meno rossa, più azzurra. Meno tragica e passionale, più leggera e un po’ più stronza.
Scusa l’ultima parola, ma mi piace il senso.
D’altronde, love calls…
Bello leggerti. Sempre.
bonnes fêtes de Pâques
Credo che stronza appartenga al mio insieme.
Grazie, di cuore per il commento.
E di che? Solo espresso quel che penso.
“…tra i cieli blu cobalto c’è…il senso di te…”
un abbraccio.
serena Pasqua
Ludmilla
Anche a te cara, un abbraccio.
Nulla di nuovo dunque ma è bello anche saperlo scrivere in maniera così efficacemente evocativo.
oops … evocativa.
E per continuare sul “nulla di nuovo” ti dico anche che adoro la voce cristallina di Elisa. 🙂
Ricordati che avanzi un pranzo! 🙂
Ebbene si.
yes! 🙂
senza troppi fronzoli, un sano ed onesto desiderio
Sano e onesto se guardato da un possibile lato.
bellissimo 🙂
🙂
😉
“A un passo dal possibile | A un passo da te | Paura di decidere | Paura di me”
Se solo tu sapessi quanto si addice alla mia situazione…. Agh!
Voglia di sentirsi addosso, uno contro l’altro, uno dentro l’altro, il respiro caldo e umido che si mischia al sudore, capelli ovunque, sapori e muscoli in tensione.
Fate l’amore gente!
effamolo!
Quando il desiderio chiama, chiama e si vorrebbe soddisfarlo.
Un bel crescendo di parole che qualunque amante vorrebbe leggere e ascoltare.
Grazie, ciao!
chiamalo no?.
Quello è chiuso per ferie
sicuro che non sia per lutto?
cazzarola non ci avevo pensato
io resusciterei volentieri,
fossi in lui.
e non vorresti reincarnarti? Magari in unghia?
o se tu fossi lei c’e’ anche da dire.
lei chi? vuoi dire che ne ha un’altra?
mai una gioia
ma sul do andava l’accento boh. comunque tu meno vero immagino.
– ?.
ti offendi se cancello tutto?
su, butta bacino
gia’