Sono sempre stato attratto dal cielo stellato e dalla luna. Da bambino sognavo di fare l’astronauta o almeno l’astronomo. Tempo fa, quando ancora lavoravo, ad un corso di formazione, di quelli per manager, ai quali partecipavo giusto per fare una cosa diversa, ci chiesero di scegliere una professione, quella che avremmo voluto fare da piccoli, io scelsi l’astronauta. Mi diedero un post it da attaccare alla giacca con su scritto: “Paolo, astronauta” e per tutto il tempo del corso io fui Paolo, l’astronauta. Fui l’unico a scegliere quella professione, forse per un fatto anagrafico. Io lo sbarco sulla luna me lo ricordo benissimo e ho seguito tutte le missioni con trepidazione.
Condividevo questa passione con la mamma che più che all’evento in sé era interessata a Tito Stagno. Tito Stagno seguiva alla televisione le missioni spaziali e in qualche modo ha segnato la mia vita. Io amavo mia madre in modo totale e ne ero gelosissimo. Per tutta la vita ho usato occhiali ispirati a quelli che indossava Tito Stagno. Ho cercato di imitarne anche la pettinatura ma purtroppo non c’è mai stata possibilità di riuscita, i suoi capelli sono irraggiungibili.
Mia cugina Vania inseguiva il mito dei capelli della Carrà, io quello dei capelli di Tito Stagno.
Erano entrambi rotazione e rivoluzione.
Rotazione e rivoluzione.
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i capelli di tito stagno effettivamente li ricordo anch’io, anche se più nella versione a colori e già discretamente diradati (meglio… “decentralizzati”, via).
Io sono cresciuta con i suoi capelli, la voce di Ruggero Orlando e la Tribuna politica.
Oggi Paolo e’ piu’ introverso ( o retroverso), pensa alla mamma e non vede le altre donne
ml
Tu la sai lunga. Ho tagliato il post. Volevo raccontare di Luisa ma ho deciso di non farlo.
Queste sono soddisfazioni!
🙂
🙂
I capelli della Carrà son sempre stati finti secondo me, sostengo da anni questa tesi
Blasfemo! 🙂
Certo che ricordo Tito Stagno in bianco e nero con i suoi occhialoni da miope, credo. A differenza da Paolo, sembra un ossimoro, tenevo i capelli tagliati corti, a spazzola. Ho sempre odiato i capelli lunghi che arrivano sul orecchio.
I capelli della Carrà? Non li ricordo proprio. Non mi ha mai entusiasmato.
I capelli della Carrà erano un sogno. Agitava la testa in tutti i modi e tornavano perfetti. Magnifici.
Credo che fossero il sogno di ogni donna.
Di ogni bambina di sicuro.
ma lo sai che io paolo l’ho sempre immaginato con gli occhiali di quel tipo?
non poteva che essere innamorato della amma un uomo così… 😉
Veramente? che bello! Non avevo mai detto degli occhiali, fico!
Giuro o veramente! Ti dirò di più. Nelle due versioni corporee che ho immaginato attribuire a Paolo, entrambe hanno questi occhiali come punto fermo! 😉
Quale delle due mi convinca di più sono ancora indecisa… ma forse perchè leggendo di lui a pezzi ogni tanto prevale una sull’altra.
Te l’ho detto che devi estrarne un romanzo unico!! 😀