Mio zio ha novantatré anni. Da due settimane non dorme perché ha paura di morire nel sonno. Ha paura della notte, del silenzio, della solitudine, del nulla.
Da bambini vi è mai capitato di non voler dormire per paura e di esservi tranquillizzati solo con la mano della mamma vicina?
Ma chi la tiene la mano di un vecchio?
Io non ho saputo cosa dirgli.
ma forse in certi casi non c’e’ molto da dire, forse basta solo quella mano da offrire.
Hai ragione.
Come al solito, sei una freccia scoccata da un arco teso lungamente. Arrivi dritto al punto e decidi di lasciare una ferita sanabile ma dolorosa.
Una di quelle ferite che, quando arrivano, ti chiedi perché ti manca il fiato. Ti manca l’aria attorno.
E ti rendi conto che l’arco, tirato, curvato, nervoso, ha succhiato tutto l’ossigeno possibile. Ha rarefatto quel che di respirabile c’era.
Poi, la freccia.
Poi, un vecchio.
Poi, il limite tra la vita e la fine, e la paura che tiene tutto legato ad un filo di tela.
Chi tiene la mano di un vecchio?
Già. Cazzo di domanda.
E la freccia riparte.
Perché quando non so cosa rispondere, mi tengo il dolore.
Notte da Londra, Mente.
Jill scott – comes to the light
Che non riesco a staccarmi le note della testa.
‘scolta, non è che il tuo treno passa dalle mie parti un giorno di questi? io porto l’alcol tu la musica.
Son d’accordo con ammennicolidipensiero. Le parole possono anche non esserci. Ma se una notte ti offrì di passarla con lui, a tenergli ogni tanto la mano, gli fai comunque un dono. Non gli calmerà la paura di morire, ma gli scalderà l’animo.
Ciao!
Avete ragione, sarebbe la cosa giusta da fare.
vuole essere presente quando cederà il fiato a qualcun altro? o ha paura della morte anke da sveglio?
se non si può tenergli la mano c è, solo l arrendersi al proprio destino …
Credo che la morte sia l’unico pensiero che lo abita
Anche io non ho saputo dire niente in analoga situazione. La tristezza della cosa è che un vecchio vede la sua condanna irrevocabile negli occhi e negli atteggiamenti di chi gli sta accanto e deve essere terribile. Alzi la mano fra di noi chi non ha pensato che a quella età dovrebbe esser contento di spirare nel sonno.
Blade Runner ultima scena, è struggente la morte dell’androide che sebbene vissuto per centinaia di anni vorrebbe un attimo ancora.
mi hai ricordato una scena veramente bella.
Sometimes I am an useful man
scusa ma non capisco il francese.
je suis un homme de mer
grazie, così è più chiaro.
E’ lo zio delle pratoline ?
sempre lui.
ne hai di parole per lui
Dovrebbero essere i figli o i nipoti, ma c’e’ un pudore insormontabile a ribaltare i ruoli e farsi genitore di un vecchio.
ml
dici che sia pudore? o codardia? o menefreghismo? il pudore potrebbe avere in sé una matrice positiva … mmm temo sia peggio di così.
Anche io non avrei saputo che dire, ma, come hanno già detto prima di me, forse in certi casi non è necessario dire qualcosa, basta esserci.
Vero, ma non è facile.
E’ normale che arrivi la paura di addormentarsi e non svegliarsi più. Come spiegarlo allo zio, che tutto sommato non è un’opzione così terribile.
Non ce le ho mica sai le parole per dirglielo
Mano niente, parole nulla… oh! lo zio resterà con le sue paure.
Io l’ho pure baciato
E’ morto lo stesso
Ma senza paura
davvero senza paura?
Si.
Ci sono persone molto anziane che non hanno questa paura, l’hanno superata, hanno accettato quel momento che sanno arriverà presto. Sono sereni e chiedono solo una mano accanto, senza parole.
Io ho paura di invecchiare perchè non so se troverò quella mano.