Ho tante di quelle storie da raccontarti, da dove vuoi che cominci?
Vuoi sentire la storia di quando ho abbandonato tutto a cavallo di un cavallo ben sapendo che sarei andata poco distante o preferisci la storia della me schiava di una voce? Forse preferiresti quella della finestra che si vede dal mio letto. Non hai che da chiedere, potrei stupirti.
Non ho mai avuto un cavallo, né una voce schiavizzante e la finestra non è altro che un buco sul muro. Del letto non v’è traccia. Non potrei dormire nemmeno se avessi un letto degno di questo nome. Cosa vuoi che ti dica?
Preferisci sentire i miei pensieri? Dimmi, ti pare più osceno quel pensiero che mi nasce tra le gambe o quell’idea che mi cresce nella testa? Escono entrambi da labbra rosa e morbide ma è più osceno quello che si affila tra i denti. Lo vuoi veramente?
Ti rendi conto, vero, che non sai nulla?
Chi sono lo vedi dalla mia faccia, come sono lo potresti capire dalla mia pancia se una volta la guardassi.
L’hai vista anche tu tesa come pelle di un tamburo,gonfia come un otre allo spasimo. L’hai guardata? La mia pancia è il riassunto della mia vita. E’ un buco, cicatrice dell’amore che ho avuto e pieghe, che mi ricordano che non sono altro che fango e sputo. Lo stesso sei tu, non lo sapevi?
Mi accorgo che non ti sto proprio dicendo nulla. Ti tengo là, in attesa. Sei mai salito su un palcoscenico? La luce è talmente intensa, buttata, sbattuta sulla faccia che non riesci a vedere assolutamente nulla. E’ come se davanti a te ci fosse un enorme telo nero, invalicabile. L’abbiamo tessuto insieme sai. Io e te, ogni giorno. E’ stato un lavoro faticoso, forse necessario. Ora sono tornata, sono stata via troppo tempo, distante, sola. Dai, quale storia vuoi sentire?
E speri mento.
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Bello questo monologo. Io me lo immagino recitato di corsa, con enfasi da quel palcoscenico che descrivi, accecata dalla luce di scena mentre negli spettatori riesci con le parole che si inseguono ad evocare immagini tumultuose. Scrivere solo “mi piace” mi sembrava poco anche se poi credo che ogni commento finisce per minimizzare una bella emozione di lettura.
Grazie. Sí pensavo a quel tipo di lettura.
assolutamente più osceno ciò che nasce nella testa. di chiunque, senza appello.
Condivido. C’é un concetto di pornografia da rivedere. Ricordo sui discutibili ne avevate parlato.
appena finito di leggere, io ho pensato esattamente quello che state dicendo voi due. a volte vorrei mettere la testa nel frullatore, per vedere se giriamo all’unisono, e mi sento fermo.
Ma di storie ne ha raccontate un bel po’.
Osceno? Esiste ancora questo lemma? A volte me lo chiedo.
Quale storia mi racconti la prossima volta, così mi addormento felice e contento.
Hai ragione, la linea dell’osceno si sposta in continuazione
Come pure la percezione
Sei incredibil_mente brava! Davvero!
Sono stata folgorata dal tuo scritto.
Ho voglia di abbracciarti
gb
Ti abbraccerei io cara GB
Allora abbracciamoci cara_Mente! 😉
Buon fine settimana.
gb
una qualunque.
le tue sono sempre belle.
Oh, Grazia, sei gentile
Sono d’accordo con grazia…
Le mille e una notte?
ml
Che idea meravigliosa!
E.Speri.Menta?
No.. non lo farò. Sarò sincera e ti dirò che l’ho riletto due volte perché come uno schiaffo mi ha svegliata da questa mattinata molle e sonnacchiosa che non vuol saperne di scaldarsi.
Quale storia vuoi raccontarmi davvero? qual’è la più importante per te?
Non smettere mai di farlo… e Grazie della sberla, piacevolissima anche se diretta!!
.*
Io ringrazio te per aver commentato. Ora un bacio.
Direi che l’esperimento di scrittura è riuscito piuttosto bene.
Ti ringrazio.
Ma quanto cazzo sei brava?
Ti insinui come fossi la punta di un trapano in un panetto di burro.
Così.
Senza senso.
Tu entri e basta.
E rimango, per questa semplicità, senza parole.
Un po’ come per questa canzone.
Equilibre – hocus pocus feat. Oxmo puccino
Su Vagone, a questo punto devo offrirti una cena! 🙂
Ah si?
sì!
Malinconica, mente?
un po’. Avrei bisogno di un treno. Hai presente no, i treni?
Certo.
E pensi un treno potrebbe farti star meglio?
ne sono certa 🙂
Maledetta ottimista!
ah ah ah !
La risata nasconde un numero binario?
oh santo cielo Vagone tu stai peggio di me!
Non so cosa tu intenda per “peggio”.
Non ho adesso punti di riferimento.
Piuttosto, adesso, chiudi gli occhi ed ascolta con me una canzone.
Submotion orchestra – sleepwalker
Hai ragione, lo farò, grazie.
Prego.
Sei così bizzarra e geniale.
Bello anche l’ultimo post.
Ma che te lo dico a fare?
Notte, mente.
in treno, inevitabile pensarti.
senza dubbio più osceno ciò che nasce nella testa…
ciao, buona domenica
Concordo pienamente. Ciao cara.
Che bomba!! Mi inchino.