Sono giorni che ho per la testa un paio di storie da raccontare.
So che è roba da poco ma mi piace scrivere di quel che vede e pensa Paolo, delle sue donne, le sue e le loro miserie, le sue (scarse) e le loro glorie.
Mi piace guardare i culi delle femmine e ai culi della vita senza poter essere giudicata.
Parlare di stronzate è una delle mie specialità, se poteste venire vi inviterei qui da me. Conosco un paio di posti carini, vi ubriacherei senza traballare un istante bevendo più di voi perché sono diventata una donna grande di età e di carne bevendo quel tanto per tanti, quel giusto per me.
Oggi è lunedì, arrivato dopo una domenica grigia e un po’ annoiata di pesce al forno e camicie da stirare e non è la giusta sera per raccontare.
È appena venuta giù tutta la tempesta che potete immaginare e ora il cielo è così nero che così nero mi pare di non averlo visto mai.
Ho lavorato sodo oggi, con la passione e con l’amore, con la fatica. Con le mani e con la voce, sguardi, sorrisi, compassione … e rabbia. Oggi ho fatto vergognare una donna perché sono una stronza che non ha ancora capito che si deve andar piano e non si può dire a una donna così “Firmi qua”.
Ma tra poco sarà notte e io non dormirò perché ho il cuore che mi scoppia d’amore, sì, proprio d’amore.
A proposito di te.
Questa voce è stata pubblicata in insonnia, l'assassino, smalto alle unghie, spritz e contrassegnata con amore. Contrassegna il permalink.
Molto bello. “Guardare ai culi della vita” poi una delle tue perle che vien voglia di rubare. 🙂
Io e te coi culi abbiamo feeling! 🙂
🙂
Un bicchiere
ma solo uno lo berrei anche io, ascolterei e parlerei
anche di Paolo
ma dopo
buona giornata
.marta
Di che cosa parleresti cara Marta?
Anche a me accade a volte di non dormire per troppa adrenalina in corpo. I sentimenti sono cose forti. La canzone che hai postato è davvero stupenda, l’ho riascoltata con piacere!
Mi hai ricordare la notte più speciale della mia vita. Il mio primo figlio è nato all’una, la notte. È arrivata mattina e non ho mai nemmeno accostato le palpebre una all’altra. Ero in balia della forza, della follia, dell’eccitazione, io ero dio.
… bella canzone davvero.
Non ho mai provato questa gioia ma credo sia una cosa che non ti fa dormire per davvero!!!
davvero davvero 🙂
🙂
“Conosco un paio di posti carini, vi ubriacherei senza traballare un istante bevendo più di voi perché sono diventata una donna grande di età e di carne bevendo quel tanto per tanti, quel giusto per me”.
Bellissimo…
sì, mi ero perso qualcosa.
Beh! la storia l’hai raccontata a modo tuo ma pur sempre vera.
Un bicchiere? Si beve senza esagerare.