Archivi del mese: novembre 2014
Salutami tua sorella.
Rotolano rotule rotanti in rotori roboanti. Queste sono gli unici pensieri che posso permettermi di fare. Parole sonore senza senso. L’alternativa sarebbe ideare massacri, sevizie raffinate, affilare coltelli e accette, sabotare acquedotti, farmi esplodere in tram. Sento sempre più spesso … Continua a leggere
La scadenza si riferisce al prodotto perfettamente conservato.
“Secondo te io sono quella che vedo riflessa nello sguardo degli altri? Ho scelto con cura chi tenermi davanti: mentitori o egocentrici ragazzini. In entrambi i casi il successo è garantito, totale assenza di verità. Io appartengo al gruppo dei … Continua a leggere
La forza.
Sono stato un bambino fragile. Ho avuto il bene smisurato di mia madre ma non ho mai saputo cosa farne. A mio padre credo di non essere mai piaciuto. Ho lavorato sodo, senza tregua per creare una perfetta impermeabilità al … Continua a leggere
Penso semplice.
Vorrei essere per te, che sei grano, come la neve e poi come il sole.
Il candidato parli del pranzo di Natale.
– Cucinare è a metà strada tra la matematica e la chimica, ma non può esistere alcuna matematica, alcuna chimica che possano dar vita a un pranzo di Natale. Per fare un pranzo di Natale come dico io, ci voglio … Continua a leggere
Premonizioni.
A volte ho l’impressione di saperne di più di quel che ho coscienza di sapere. L’albergo, la vedovanza, l’assenza di desiderio di condivisione delle cose più facilmente condivisibili della vita, la necessità di coltivare il ricordo scrivendolo, tutto, mi fa … Continua a leggere
Sole stupido.
Tornavo a casa. La strada del ritorno è sempre la stessa, porta malinconici addii, fughe fallite. Il vento di scirocco piegava le canne e gli alberi ai lati della strada. Le prime se ne fregavano, i secondi pagavano il conto … Continua a leggere