Leccami qua, dietro il lobo dell’orecchio sinistro che è più sensibile di quell’altro.
Leccami la lingua, i baci e gli sguardi.
Poi scendi, prendi la strada del collo.
Con la lingua percorri ogni spazio, ogni piega, ogni difetto, ogni anfratto.
Poi fa’ lo stesso percorso con le mani, senza paura.
Accarezza, strizza infila e cava, tocca, tira, spezza, rompi.
Sono pelle e capelli, gambe, culo e fica, bocca e seno, carne e saliva.
Ora tocca alla voce. Nomina tutto quello che vedi, che hai leccato e toccato, il sapore che hai sentito, l’odore.
Ho voglia di stare nuda, di essere corpo, tempesta, lavoro, riposo, desiderio, braccia e fica, mani, denti, silenzio e voce, giardino, isola.
Almeno un’ora.
Sirene.
Questa voce è stata pubblicata in corpi, love love love, smalto alle unghie e contrassegnata con amore, profumo, sesso. Contrassegna il permalink.
e la madonna!
Spero tu l’abbia detto alla Cochi e Renato 🙂
ma certo
🙂
che sollievo!
Per un’ora d’amore…
nananananananaaaa…
Mi piace un sacco questa canzone.
Anche a me tanto.
la voce per ultima, a dar nome alle cose e ai gesti, la voce che sa diventare oscena, magicamente oscena.
ml
La voce, la parola: la potenza.
Diamine sempre una passione sensuale infinita, perché un’ora è lunga da assaporare.
Diciamo che è un crescendo sublime.
Sì, una passione infinita.
La voce… che si accende, si spegne nei suoi toni e scivola bruciando e facendo rabbrividire.
L’ora non ha tempo se sentita in ogni attimo.
gb
Dura sempre troppo poco.
Cara mm:-)
Posso solo sorriderti!
io a te 🙂
Solo un’ora?! Ma non se ne parla neanche!
Se non ci fosse alternativa?
Lo rapisco e l’alternativa me la creo. In realtà il problema non è tanto la durata quanto il sapere in partenza che c’è un limite non superabile: una cosa micidiale.
mi ricorda qualcosa…
… un’ora? forse una vita …
un’ora a giorno per tutta la vita? 🙂
… Sì dai! 😀
Mi piace l’idea ma un’ora è troppo poco, la lancetta implacabile mi darebbe i nervi
A volte ci si deve accontentare
a volte…ma è fastidioso
D’accordo. Io incomincio appena a divertirmi in un’ora; ma giuro che l’orologio lo guardo, se capita, soltanto dopo 🙂
Guardarlo durante sarebbe grave e allora quell’ora … sembrerebbe infinita