Seduto sul divano di pelle nera guardi e sorridi. Un sorriso di ordinanza, quello giusto per le foto.
Non è il tuo sguardo, il tuo volto a lasciarmi senza fiato, è la tua forma. Un corpo seduto, gambe accavallate. Un corpo longilineo e solido.
Non credo di essere in grado di descrivere il tuo corpo, la sua forma. Posso tentare di descriverlo solo come volume che si muove nello spazio, nello spazio fisico, nello spazio del mio corpo e in quello del mio cuore.
Posso descrivere le tue mani mentre si muovono su di me, dentro di me, mentre scrivono. Nella foto sono mollemente abbandonate.
Ma sono le tue gambe e i tuoi fianchi a tentarmi ogni momento. Vedo la tua falcata, il poggiare del tuo piede scalzo magro e liscio sul pavimento di legno. Vedo e sento i tuoi fianchi contro i miei o come nella foto fermi nell’attimo dello scatto che vorrei aver fatto io. E poi la tua bocca dolce, vorace e meravigliosa. Vorrei entrare in quella foto e invitarti a ballare. Balla con me.
Saluti da Napoli.
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Leggerti fa tremare le righe.
‘Til The Cops Come Knockin’ – maxwell
meglio che le gambe! 🙂
perchè Napoli?
La foto è stata fatta a Napoli.
A volte la bellezza di un corpo maschile è proprio …..come dire….accattivante?
Accattivante … non avevo mai pensato a questa parola.
Giulio Mozzi su Vibrisse ha raccolto post sul tema del corpo maschile.
Credo che ne scriverò anche io, è un tema … accattivante 🙂
Ma la foto non c’è. E va bene, Rispettiamo la privacy.
Senza dubbio osservando quella fotografia si sono scatenati gli ormoni (dei ricordi) 🙂
Doveva (o lo è ancora?) essere molto coinvolgente per averti indotto a scrivere questo post.
La fotografia è recentissima, del primo dell’anno ed è molto coinvolgente 🙂
Non stento a credere che sia coinvolgente, viste le parole usate. Che sia recente mi sorprende piacevolmente. 🙂
posso chiederti il perché?
Rileggo la risposta e poi ti spiego.
Riletto la mia risposta. Dalle tue parole non sembrava che fosse così recente anche se hai usato il presente. Mi dava l’idea (sbagliata) che fosse un vecchio ricordo. Da questa riflessione è nato ‘mi sorprende piacevolmente’. quando hai specificato che è recentissima (il capodanno appena passato).
Sì, la foto è di pochi giorni fa, recentissima.
L’idea che fosse una cosa del passato ti è venuta, forse, perché sai che sono vecchia 🙂
Assolutamente no! Mi era sembrato che non fosse in linea con gli ultimi post. Tutto qui.
Vecchia? Ma vorrai scherzare! 🙂
una visione soggettiva per interposta persona. Voglio dire non sei tu (tu voce narrante) ad aver scattato la foto, ma sei tu a vederne la concretezza in chiave assolutamente personale (“Non credo di essere in grado di descrivere il tuo corpo…posso tentare di descriverlo solo come volume…nello spazio del mio corpo” è la frase chiave a cui sono rimasto agganciato come un pesce all’amo)
ml
Le foto a folte sono strane, evocano voci e odori a volte piaceri.
Le ginocchia in simbiosi perfetta accanto ai fianchi.. Da una foto descritta possono evocarsi numerosi flash..
Buongustaio.
Fai venire fame..
È un complimento?
Decisamente lo è…