Franco ha una casa nei pressi di Cortina. Io a Cortina ci sto male per una serie di motivi. Cortina, montagna, Dolomiti, freddo, gente, troppa gente, capriolo con polenta, Bambi con polenta.
Franco decide di trascorrere qualche giornata con la sua amante, quella ufficiale. Si chiama Gioia, è bionda, tette grosse, piuttosto bassa, voce pacata. Franco sostiene di non poter fare a meno di lei e allora io gli ricordo che dice la stessa cosa di sua moglie, di Mara e di Samuela. Io sono il suo alibi da sempre, quando deve incontrarsi con una delle sue amanti la scusa ufficiale con la moglie sono io. Anche in questo caso.
“Paolo ha bisogno di cambiare aria, mi ha chiesto di andare con lui per due, tre giorni, che ne dici se lo porto a Cortina, ti scoccia se andiamo solo noi due o preferisci venire anche tu? ”
“Io a Cortina? Manco morta, andate, andate, così dai una controllata alla casa e passi a saldare l’amministratrice. Ricordati di chiamarla per dire che andate e fatti alzare il riscaldamento. Fai dormire Paolo nella cameretta di sopra che è più comoda e tu ricordati che quando torni a casa mi devi portare le lenzuola e gli asciugamani sporchi. Ricordati, ti prego.”
Franco però non ha fatto i conti con il marito di Gioia che proprio negli stessi giorni ha organizzato una tre giorni alle Terme.
“Dai Paolo, ti prego, andiamo noi due, che ci frega, stiamo tre giorni a poltrire a Cortina, andiamo a mangiare sempre fuori, un po’ di aria buona non ci farà male.”
Io a Franco non riesco a dire no e decidiamo di partire. Staremo a Cortina tre giorni, partiremo il 31 e torneremo il 2.
La casa di Paolo non è esattamente a Cortina, ma in un paese poco prima. È decisamente bella e confortevole. La stanza che preferisco è la camera da letto matrimoniale, molto piccola, con il soffitto di travi spiovente e una finestra bassa e lunga che si apre su un boschetto di larici e il Pelmo a far da sfondo.
Io dormo nella camera accanto, graziosa e calda, con una mensola carica di libri sulla montagna e ninnoli di legno. Le camere si raggiungono salendo una stretta e ripida scala di legno che Bruna, la moglie di Franco, tiene come una figlia prima che arrivi all’età da marito, senza un graffio.
Decidiamo di andare a cenare a Baita Fraina. Le strade sono pulite dalla neve che invece abbonda ai lati della strada che Franco percorre senza aluna nostalgia per Gioia. Io in montagna non sono mai rilassato, soprattutto in quelle montagne e in quel ristorante.
Mille anni prima c’ero stato con Lisa. Ci avevano dato un tavolino un po’ appartato che ci consentiva di stare vicini e di baciarci. Ridevamo, ricordando la giornata passata a camminare nella neve. Eravamo gli unici a ridere. Arrivò la cameriera in abito tipico a prendere le ordinazioni. Lisa scelse un piatto di cacciagione piuttosto ricco accompagnato da spätzle. Sembrava affamata e ci si tuffò con la foga di un adolescente di ritorno da scuola.
Ad un certo punto si ferma e sorridendo mi dice: “Tu sei come gli spätzle!”
Credo che mai nessuno mi abbia definito in modo così preciso. Sì perchè io come gli spätzle posso fare da primo piatto, particolare, ma senza grandi pretese, e da contorno, da accompagnamento a un piatto forte.
Credo sia proprio così, io sono una specie di spätzle.
meglio il mare…
Meglio il mare…decisamente all’aria aperta si respira meglio 😊
Meglio il mare sempre!
Irregolare..
Ti tiferisci all’irregolarità degli spätzle e quindi a Paolo?
Mi riferisco in particolare agli spätzle.. Io penso lei sottolineasse il fatto che come gli spätzle sta bene con un primo o un secondo forse quasi a dirgli che non ha una definizione precisa…
Probabilmente voleva essere un complimento, ma Paolo non è in grado di vedere il bicchiere mezzo pieno.
Non è un gran complimento ma penso sia azzeccato per Paolo: di accompagnamento, versatili, da aggiungere a salse, indigesto …
Infatti non lo è, ma Paolo se lo merita.
uhm
bu!
mhh buoni gli spätzle, chissà come si sposerebbero con le cozze.
Temo malissimo.
Giusto perchè la gente non ha il coraggio di sperimentare.
A me sembra che in cucina ultimamente si stia esagerando con la sperimentazione. Vorrei mangiare una bistecca che sia bistecca, con la faccia da bistecca e il sapore di bistecca. Adoro le cozze, Paolo no.
Anche volendo (…), questa volta non saprei proprio come darti torto. Nè perchè.
e allora dammi ragione 🙂
Da mò é! (tRAdotto: te ne ho sempre data lo sai)
almeno in parte mhh.
Mi sono perso coi nomi e con il resto. Ma Lisa chi è? E’ Franco o Paolo con l’amante? Boh!
Meglio Cortina e dintorni che il mare. In montagna sto bene, al mare divento nervoso.
E poi la cucina di montagna mi piace, spaetzle compresi
Uff mi spiego proprio male. Paolo ha un amico, Franco, che voleva andare in montagna con l’amante.
Lisa è una fidanzata che ha avuto Paolo.
Io grattuggereri le Dolomiti per farne una magnifica spiaggia , rosa. 🙂
Ah! Adesso ho capito. Leggendo mi ero perso tra i nomi e le righe.
Grattuggiare le Dolomiti? No! Piuttosto farei uscire sulle spiagge dei magnici rilievi con tanto di bosco incorporato 😀
Amo i boschi te lo concedo!
Uno a uno. Mare vs Monti
palla al centro.
E si ricomincia
Bello il trucco per fregare la moglie: avere un amico compiacente… 😀
Nicola
Non credo che voglia fregare la moglie, lo deve fare.
Be’ Lisa gli aveva fatto un gran complimento, che gli spatzle sono squisiti.
Mi piace Paolo che si muove sempre con una nota di malinconia addosso, come un profumo.
ml
Malinconia, non cinismo, grazie, sono contenta.
Io direi invece che sei una specie di vulcano… XD Mi piace quando quello che leggo mi fa sorridere tanto… buona scrittura…
Un vulcano? Oh sarebbe bello! 🙂