“Sei cresciuta?”
Questa è la domanda che continuo a sentire quasi quotidianamente.
Anche oggi dal parrucchiere.
Da più di un anno ho ristabilito un rapporto veritiero con i miei capelli.
Con la statura continuo ad avere qualche momento difficile.
Con i piedi continua ad andare malissimo, lo stomaco per il momento tace e allora fingo di non averlo.
Ieri ne ero priva. Ieri ero priva anche di parecchie altre parti del corpo. Sicuramente avevo la bocca e le orecchie, ma soprattutto le braccia.
Hai detto che nessuno ti abbraccia e allora io ti ho abbracciato, ti ho stretto e cullato, ti ho baciato con dolcezza e con amore, quello di cui sono capace, quello che riesco a darti.
La musica in quel bar era pessima e pessimo è il succo di pomodoro condito.
Dovrei stare alla larga da chi beve quell’intruglio. Non è roba per gente sana di mente e di gusto. Tu bevevi e prendevi in giro me per il mio vino bianco e frizzante e per i miei vestiti.
Un giorno vorrei fossi tu a vestirmi, di spogliarmi non hai più voglia.
che finale da brivido!
La questione del corpo è da brivido.
Cresciuta? Nei capelli o nella statura? Non ho chiaro il concetto ma alla vestizione finale è preferibile la svetizione quotidiana.
Cresciuta di statura. Me lo continuano a chiedere. A me, alla mia età…
Qual’è il segreto? Invce di crescere io decresco
mestizia e disillusione. cambia. cambia tutto, scappa.
Hai ragione, bisognerebbe farlo.