Ieri sera era una specialissima serata di merda. Non una banaleseratadimerda, bensì (che parola orrenda) una specialissima serata di merda, di quelle che grazie a (chi cazzo vuoi tu) capitano raramente (gli avverbi fanno schifo anche a me, ma chi se ne fotte).
Giravo come un’idiota nella mia orrenda cittadinadiprovinciadelNordEstdelcazzo, elemosinando la compagnìa di una qualsiasi anima presente nella rubrica di wa.
Niente da fare, un cazzo di nessuno disponibile a bere con me.
Onestamente non me ne fotteva proprio di avere compagnia, mi serviva un accompagnatore/rice perché una donna che va ad aperitivi da sola fa, ben che vada, parecchia sfiga.
Entro in Feltrinelli che ha un angolo bar gradevole. C’è parecchia gente, ma un cazzo di nessuno che io conosca. Decido di farmi un giro a guardare libri. Mi viene voglia di comprare “Vizio di forma” di Pynchon per capire qualcosa di quel cazzo di film che ho visto sabato, ma in Feltrinelli non c’è. Resisto alla tentazione di comprare un libro di Pincio con il quale ho avuto modo di disquisire sulla pasta e fagioli su fb. Resisto anche alla tentazione di comprare un libro di Fabio Volo, non sono impazzita del tutto, so io il perché.
Esco dalla Feltrinelli sempre più schifata. La serata è abbastanza calda, potrei passeggiare. Decido di fare shopping. Entro in un negozio in Piazza, età media delle clienti diciotto anni, ma giusto perché ci sono io a tirar su la media. Compro una camicia bianca e nera (sempre Juve merda!) che fa un po’ tristezza, ma che, se tengo sbottonato un bottone di più si intravede il pizzo di quel body fighissimo che mi sono comprata settimana scorsa, diventa una camicia fighissima. Mi vergogno per aver pensato questa stronzata ma ho già pagato.
Mi torna la voglia di bere, torno alla Feltrinelli, manca poco alla chiusura. “Spritz al Campari, grazie”. Mi siedo al bancone, Arrivano patatine, bagigi (o come cazzo si chiamano) e un megaspritz con l’oliva. Mi tuffo sulle patatine come una reduce della minchiaisoladeifamosi, mangio l’oliva. Vorrei sputare l’osso con violenza, come per fare una gara a chi lo sputa più lontano, ma desisto. Arriva una bionda con i capelli da pazza, proprio come i miei. Avrà la mia età, ha comprato quattro libri ma non riesco a leggere un cazzo di titolo uno. Ordina spritz al Campari. Mi sento sollevata e vorrei tanto parlarle, stringere amicizia, invitarla a cena, a dormire con me, baciarla.
Arriva un tizio che ordina un analcolico. Lo disprezzo ma capisco che è per un fatto medico, niente alcol per lui. La cameriera sbaglia e gli allunga il gingerino con del vino bianco. “Scusi, ho sbagliato, glielo cambio.” “No, no!” Fa lui. “Me lo dia lo stesso”. Il tizio sorride, sicuramente ha letto tutto questo come un segno. La dieta comincerà da domani.
Uno dei camerieri pulisce e mette ordine, parlando con le colleghe. Si lamenta perché dice di essere ingrassato due chili. Normalmente tutti consideriamo queste delle vere conversazioni del cazzo, ma ieri sera ero piuttosto interessata ad ascoltare stronzate.
Ad un certo punto una cameriera chiede a noi tre al bancone se per caso fossimo vegetariani, perché aveva delle alette di pollo fritte che ci avrebbe offerto volentieri.
Spritz, patatine, bagigi, alette di pollo eccheccazzo!
Vorrei essere Doc Sportello.
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Irriconoscibile per il turpiloquio e per la perdita di self-control. Sarebbe stato un martedì perfetto per litigare a volerlo.
Io dico un sacco di parolacce. 🙂
Ieri ho fatto la gastroscopia, dopo una doppia dose di non so quale sostanza sarei stata un agnellino…
Ne sono convinto ma non avevo mai letto un tuo post che usasse la parolaccia come filo narrante. Funziona però e non è ridondante, il mi-piace l’ho messo, mi stupisco ultimamente di variazioni di stile, felicemente stupito 🙂
Mi spiace per la gastroscopia. 😦
Dimentichi che sono una donna, segno zodiacale cancro, volubile e lunatica.
Bastava dir donna
Tu sei tremendo, ma ti lovvo troppo!
non so fare la faccina che arrossisce …..
nemmeno io !
una donna da sola che va a prendersi un aperitivo non fa sfiga fa figa!!! Avanti che ci si diverte e in fondo chi gira da solo/a e non si arrende a starsene rintanato in casa nonostante la serata non buona e sicuramente gente allegra e coraggiosa. Siamo in tanti, si fanno buffi incontri girando da soli. Avanti 🙂
Bel commento, ne avevo bisogno. Grazie di cuore.
Chiamami. Probabilmente non andremmo d’accordo ma potremmo condividere la necessità di bere dell’alcol (spriz con oliva) e non da sole. Ho degli amici del cazzo che il più delle volte hanno una vita loro senza di me.
Allora ti chiamo (provo tutti i numeri a caso o mi dai un aiutino qui ciuliamar@libero.it )
Io credo che non litigheremo, anzi.
Ho parecchi amici del cazzo anche io.
Grazie. Segno l’email. Ma significa che l’email lunghissimo che ho scritto due mesi fa all’altro indirizzo non l’hai mai letto?
Tu mi hai scritto? No, non ho ricevuto. Nooooo voglio la mia mail!
Fantastico… Ok. La recupero e la mando a questo indirizzo.
Dimenticavo che ho gradito molto il post. Meglio di come avrei potuto descrivere io una scena di vita mia.
Ti ringrazio.
Che palle però!
il turpiloquio le dona.
la ringrazio, anche nuda ho il mio perché
Ah si? Vediamo:
ma su dai, sarebbe di pessimo gusto
E pensa che tutti,ma proprio tutti mi cazziano perché dovrei uscire di più..da solo non so dove andare,cosa fare,cosa bere e cosa non bere..si sono solo e la testa mi sta andando all’aceto. Dormire per tutta la vita che mi rimane no?
Cazzarola tu stai a Milano!
Beh! hai la mia solidarietà, come cancerino pure io, perché quando si cerca un diversivo che non c’è, le parole paiono fiumi in piena.
Di solito siamo morigerati con le parole ma quando ci vuole, ci vuole.
Direi che era piuttosto inca..volata.
Fa nulla. Alla fine hai trovata una compagnia di ….
Non so se sono morigerata con le parole, forse lo ero, ora non più. Col passare degli anni aumentano le cose che si possono dire, al massimo si passa per rincoglioniti.
Leggo in ritardo ma ci sono.
Scrivi davvero bene. Sarà un piacere leggerti…
Ciao
Oh, se credi di capire qualcosa del film leggendo il libro sei fuooooooooooori strada. Molto meglio le alette di pollo…
mai una gioia
Non volevo scoraggiarti così tanto!
Applausi