Lo incontro tutte le mattine.
Io in auto al semaforo sempre rosso, lui a piedi dall’altro lato della strada.
Tutte le mattine ha lo stesso sorriso che parte dalle labbra e arriva agli occhi grandi e scuri. È alto. Cammina un po’ ciondolante e sembra seguire il filo di una musica, sembra stia componendo. Tiene le mani unite davanti il petto, palmo e dorso si incontrano e ogni tanto si muovono come per uno strano applauso.
Ogni tanto rallenta il passo, si gira, come per essere certo di camminare sulla strada giusta e poi continua.
Avrà vent’anni.
È bello, di una bellezza che non torna come certi conti, non come il tempo.
Io mi incanto a guardarlo, lo vedo tra le braccia di sua madre che non ha ancora capito, nel giardino della scuola a macinare chilometri per inseguire quella melodia che sta ancora componendo, sul marciapiedi per andare chissà dove, ogni mattina, mentre io sto in auto al semaforo sempre rosso.
Belle le cose che possiamo scoprire fermi ad un semaforo rosso basta aprire gli occhi
È vero, basterebbe guardare.
Dovremmo avere tutti un ramarro personale.
Da tenere in borsa. Ciao
il semaforo rosso è un punto di osservazione privilegiato, per chi sa usare gli occhi.
ml
Meglio di una panchina
esistono microstorie che hanno valore universale
Bisognerebbe saperle scrivere.
mi pare tu ci stai riuscendo egregiamente
🙂
Non lo hai solo descritto, Gli hai ricamato addosso un vestito coi fili del pentagramma. Una trama fitta di note intrecciate con delicata pazienza.
Come Penelope. A tessere e disfare la tela tra un colore e l’altro dell’impianto semaforico.
Brava.
Grazie. Onestamente Penepole mi sta un po’ antipatica, ma in questo caso considero quello che hai scritto un bel complimento. 🙂
Però tu me la ricordi. E ti voglio copiare l’idea. Sono stufo della politica. Credo che mi occuperò di figure descrittive.
Ho troppa pazienza come lei.
Non mi parlare di politica … ho perso anche in comune 😦
Ti eri candidata?
no, ma tifavo per Casson
Al ghetto c’era una forno che faceva dei meravigliosi dolcetti alla pasta di mandorla. Con Casson c’entra poco, ma il collegamento finisce sempre lì. Questione di gola. Perché il palato ha una sua memoria, lo sapevi?
Ricordo che non mi piace la pasta di mandorle. Con quale parte di me conserverò questa memoria?
Sempre quella.ja memoria palatiale.
Poche cose mi fanno più schifo del tartufo. E sono tutte immangiabili. Il palato non gradisce e lo manda a memoria. Futura.
Credo che la memoria olfattiva sia ancora più potente. Il tartufo odora di gas e non piace neanche a me.
Lui, intoccabile nel suo mondo. Non ci fosse il semaforo….
Esattamente, intoccabile!
come dentro un acquario-lui-…
O forse io in una scatola da sardine.
forse, ma preferisco l’acquario, a boccia, quello del pesce rosso 🙂
Un dejà vu – come se tu l’avessi già scritto – oppure avevo il presagio che tu dovessi farlo prima o poi (tra un rosso e l’altro)
No, non avevo mai scritto di quel ragazzo, anche se da tempo ci costruisco su una storia.
mi confondo con qualcosa di simile
Nell’attesa del verde, lo vedi e immagini. Cosa? Che stia componendo qualcosa. Sarà vero?
Credo sia autistico. Ha uno sguardo e fa dei movimenti che mi fanno pensare alla musica, è come ne fosse pieno.
eppure dalla tua descrizione pare pieno di fascino
Mi affascina, è vero
Prova a fermarlo
No, è un ragazzo delicato quello.
ok
Sono anche io a quel tuo semaforo rosso ogni mattina e vedo quel ragazzo che mi affascina nella sua unicità, così intatto nel suo mondo, musica di musica.
Brava.
gb
Ciao gb tutto bene?
grazie sempre per la bontà!
Quale bontà, cara?
Io sono estremamente sincera nel “commentare” ciò che leggo.
Tu riesci a coinvolgermi con i tuoi scritti che mi fanno giungere molto.
Questo è prezioso per me.
Sai farmi vedere e cogliere il ragazzo bello, vestito di note che lui ha in sé.
Tu qui hai saputo ricamare perfettamente tutto con grande delicatezza.
E, quindi, brava. Brava.
E sono molto sincera.
No, non è esattamente tutto bene per me, ma passerà.
Grazie, mm.
Ti sorrido
gb
Non parlare di bontà quindi.
Non è bontà, ma ben altro.
Ciao, mm.
gb
Appena riesco, passo da te. Con piacere vero.
non va bene neanche a me, ti abbraccio, forte.
Anche io abbraccio forte te.
A presto.
gb
Mi sa che frequentiamo…gli stessi semafori sai…
dai! 7.35?
Hahaahah aahahahhahaha po esse! Alle 7.15 sto in auto poi fino 7.40 in giro 😆
Domani ti saluto occhei?
Ahahahah okkkkei
ci va la k? non lo sapevo
Ps non sono certo il ventenne ma quello che bestemmia nell’auto dietro la tua…che te pare a te che sia rosso te ti incanti a guardare il ventenne e hai come un drappo rosso davanti agli occhi di toro e mi fai scattare 3 volte il verde…
dopo il ventenne passo al trucco. Ebbene sì mi trucco in auto!
Ahhahahaha non ci credo se hai un’auto rossa te conosco ahahah l’altro giorno giuro ho assistito ad un trucco completissimo tra 3 o 4 semafori…matita…poi pennellone immagino con phard o roba simile…ma dove mi son piegato in due è quando sta tizi ha tirato fuori dalla borsetta un aggeggio di ferro tipo marchio a fuoco de ferto e se lo è stampato su ogni occhio…boh immagino abbia avuto anche fare con la forma delle ciglia ma era na roba tipo hannibal! Mentre guidava!
auto nera. Non arrivo a tanto. Dopo il trucco tocca la lettura della posta. ..
Vorrei essere un maschio pet potermi scaccolare!
com’è che scriviamo tutte di semafori…
PS:,vorrei essere un maschio per potermi scaccolare mi fa stare male dal ridere. che poi li vedi? arrotolano tra le dita. e ci guardano anche. poi buttano dal finestrino per ricominciare. chi li ha creati! doveva essere distratto.
le madri.
Hai scritto di semafori? vengo a leggere
felicissima!
Spero che ti farà piacere perché ti ho taggata .Per sapere di più lo puoi leggere qui https://violetadyliopinionistapercaso.wordpress.com/2015/06/19/dimmi-che-gelato-ti-piace-e-ti-diro-che-libro-sei-tag/comment-page-1/#comment-20281
Buon fine settimana 😉
Mi fa molto piacere grazie di cuore. È un compito impegnativo, un po’ di pazienza e arrivo 🙂
Ci sono di questi personaggi che ti fanno venir voglia di raccontarli. Ti fanno venir voglia di guardarli come avrebbe fatto Simenon, ricamandoci un romanzo intorno. Complimenti per il tuo post (e per i commenti taglienti ;))
ti ringrazio, io non sono tagliente.