Faceva un freddo cane.
Dopo pochi istanti le mani e i piedi diventarono duri come pietre.
Proprio come il cuore di quell’uomo che le camminava accanto.
Era alto, bruno, la bocca pur essendo carnosa se ne stava rigida a disegnare una linea un po’ storta su un volto cupo.
Teneva le mani nelle tasche di un cappottone grigio che si apriva sul fondo a ogni passo. La falcata era lunga e sicura, prodotta da due gambe solide come il tronco di un albero.
Camminava, ma sembrava in apnea, il busto piegato in avanti a dar potenza al passo e lo sguardo, senza alcuna meraviglia, attento a ogni movimento della strada.
poche parole ma descrivono in pieno come Ella cammina in silenzio. Quasi rassegnata
Dicono che passerà
passa tutto
A volte questo è una tragedia
dipende