I vecchi sono soli ed egoisti, aspettano di vedere che la morte è toccata prima al vicino di casa, di letto, al compagno di banco, a quell’amore mezzo dimenticato.
La vecchia se ne fotteva altamente degli altri vecchi e dell’amore. Non li invidiava, provava semplicemente pena per loro. Non quella pena che ci accomuna umani, ma quella stronza che sta a cavallo del bivio tra l’indifferenza e il senso di superiorità.
Probabilmente aveva ragione lei. In gioventù doveva essere stata bellissima. Lo era ancora, era una bella vecchia. Forse è meglio non essere mai belli, meglio non fare i conti in quel modo col tempo che passa. O forse resta fissato per sempre nella nostra mente uno schema corporeo dettato da una situazione, un avvenimento, una frase giusta o sbagliata dell’infanzia, o chissà quando, che lo determina. Per sempre, noi, nella nostra mente saremo così. Bassi, troppo alti, esageratamente magri o grassi, belli, brutti, nasoni, culoni. Nulla di questo ovviamente corrisponde al vero, all’ immagine che rimanda lo specchio. Ma che ne potrà mai sapere di noi lo specchio? E poi siamo sempre noi a guardare e quindi a tradire, attraverso una percezione viziata da quell’imprinting cattivo o più raramente generoso. Potremmo mai vedere qualcosa di vero di noi stessi guardando quello specchio?
A quella vecchia dovevano aver detto che era bella e lei si era fidata, ci aveva creduto, aveva fatto sua quell’idea. Si guardava allo specchio e si vedeva bella, proporzionata, attraente. Una da guardare, insomma, da guardare e da desiderare. Probabilmente quell’idea continuava a resistere. Lo si capiva da come si muoveva in spiaggia, dal costume che indossava e che uscita dall’acqua cambiava con estrema naturalezza davanti a tutti. Non lo faceva per menefreghismo, quello che a una certa età o in certe situazioni viene. Lei vedeva bene il suo corpo, non le era invisibile.
Tipi da spiaggia.
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imprinting!? non c’è un termine italiano equivalente?
Hai ragione, ci penso
gli specchi mentono sempre
Già
Anche gli occhi, spesso, mentono
Quelli sono i più bastardi
Finalmente, un bel personaggio come sai fare tu 🙂
Ci sto lavorando
🙂
lo specchio è impietoso, specialmente se ben illuminato. E’ meglio la penombra che impedisce di vedere le magagne.
Sappiamo mentirci anche sotto un riflettore
possiamo fingere di ingannarci ma la visione resta
Certamente
sereno pomeriggio
“E poi siamo sempre noi a guardare e quindi a tradire, attraverso una percezione viziata da quell’imprinting cattivo o più raramente generoso.”
Come è vero questo!
A me il tuo personaggio fa tenerezza.
Sempre vivo è il tuo scrivere, mm.
Grazie
gb
Stai bene?
Grazie a te.
Io spero di aver preso una traiettoria migliore della precedente.
Tu?
Un abbraccio
Come ti ho scritto sopra, spero vivamente di poter prendere “una traiettoria migliore” della precedente anche io.
Ti abbraccio
gb
E’ sempre un grande piacere per me leggerti.
Baci
Grazie, cara.
Ricambio
gb
Questo me l’ero proprio perso…
Davvero molto interessante!! Continua, continua…
Ciao Paolo, ci sto provando ☺️