Archivi del mese: agosto 2017
Guardo e scrivo.
La prima volta che li ho visti è stata anche l’ultima, l’unica. Prima ho visto lei, mi era sembrata triste. Indossava un gonnellone verde lungo fino ai piedi e una canottiere scura su di un torace magro, quasi ossuto. Sulla … Continua a leggere
Figli delle stelle.
La prima volta che l’ho visto era in mutande e anche io ero poco vestita. Una stupida festa di carnevale ci aveva fatto incontrare. Io scimmiottavo Marlene Dietrich, lui un improbabile uomo in frac che aveva dimenticato i calzoni. Sorrideva … Continua a leggere
La prima volta.
La prima volta che l’ho incontrato ho pensato che sarebbe stata anche l’ultima. La musica che ascoltava in macchina era pessima. Sono molto sensibile, la brutta musica mi irrita. Sono salita nella sua auto, sul sedile accanto al suo. Nel … Continua a leggere
L’ultima volta
L’ultima volta che l’ho visto è stata davvero l’ultima. Uno non lo sa, ma quando l’ultima volta comincia, poco a poco lo capisce che sarà l’ultima, un po’ alla volta i segni si mostrano e la verità si disvela. Era … Continua a leggere
Maratone.
Quarantadue minuti sul runner a guardare sul monitor quelle che correvano quarantadue chilometri. Io mi commuovo ogni volta che vedo un traguardo tagliato, un braccio alzato, il fischio finale. Mi sono commossa anche ieri per quelle gambe e quei piedi, … Continua a leggere
Terapie
Ti ho ascoltato, figlio mio, ieri sera, in silenzio. Parlavi con una bella voce che un po’ mi commuoveva, come mi commuove il vederti grande. Ho messo tanto sangue, fiato, occhi, mani, smisurato amore. Non ho potuto parlare e dirti, … Continua a leggere