Come ogni notte anche questa notte ho rischiato di morire. Non ho corso alcun rischio in verità, stavo per morire e basta.
Quando stai per morire hai paura e sei triste. Solo un pazzo non avrebbe paura di fare un salto così alto. La paura ti fa sudare la nuca. (e maledetto quel libro che me le ha ricordate quelle nuche. Perché io le ho viste e so.) Anche questa notte avevo la nuca sudata, come sudata era quella piega tra i seni, quella che tocco spesso e spesso vorrei toccassi tu, anche se so che non ti interessa. Mi sono alzata dal letto con uno scatto. Morire a letto forse sarebbe stato più educato nei confronti del medico, ma che ne sarebbe stato di questo letto? Quando sto per morire mi guardo allo specchio. Non sempre riconosco la morte nel mio volto, ma è il formicolio sotto ai piedi che me la fa riconoscere. È a quel punto che divento triste. Mi guardo e sento tutta la tristezza che ho accumulato negli anni venire a galla. Non è mai rabbia, è tristezza e basta, di quelle che ti fanno piegare la bocca e gli occhi, di quelle che non sono mai riusciti a scriverne la musica. Questa notte avrei voluto chiamarti, ma avrei potuto farlo solo se avessi avuto la certezza che non stavo morendo veramente. Ma io stavo morendo.
Quando mi capitava di morire da bambina, allora sì che era difficile. Restavo indecisa tutto il tempo, sospesa tra il desiderio di morire da sola o tra le braccia di qualcuno.
Quando sto per morire la notte, penso spesso a quando ero bambina e più mi penso e più mi intristisco.
Forse dovrei veder scorrere tutta la mia vita, perché è così che dicono gli esperti, ma io non vedo nulla. L’unica immagine del passato è quella dei tuoi occhi verdi, più della mascherina e di quel dolore che dolore non è. E allora posso morire, che forse il mio dovere l’ho fatto.
Che poi non è che “mi piace” veramente. Anzi “mi spiace” che stessi per morire, e che stessi per morire essendo triste – anche se non ti conosco
(o anche se è una storia)
” …la tristezza che ho accumulato negli anni venire a galla.” Questa è una delle tue frasi che bisognerebbe farci la collezione, anche se mi accorgo solo ora che la trascrivo che forse ci manca una “a”, o forse no. Buongiorno a Te 🙂
se scrivi vuol dire che non sei morta e non stai per morire. Ma è complicato pensare di morire, e ci credo che diventi triste, perché sei indecisa tra morire sola o tra le braccia di qualcuno. Io penso che sia meglio morire tra le braccia di qualcuno, anche se ha un po di sapore melodrammatico.
Sei sempre formidabile nei tuoi post.