Ho amato il sottobosco
sperato il muschio.
Perché la vita è là,
dove non guardiamo e non sappiamo
nell’ombra persa, mai sconfitta.
Ho amato il clamore di silenzio operoso
e la cerva morta: nutrimento e dolore.
E poi i tuoi passi croccanti su foglie e rami abbandonati prima
e scivolosi e viscidi di sguardi miopi poi.
wow
❤️
bella. sempre nuove scoperte su di te. Brava