Quando mia madre è morta, ma non immediatamente dopo, il giorno successivo, ho sentito che si era dispersa su ogni cosa, come una polverina. Sentivo la sua energia polverina scendere ovunque: sulla pianta accanto al divano colorato, sull’aria che respiravo, sopra ogni forma vivente. Con mio padre è andata più o meno allo stesso modo.
Quando è morto mio suocero, ma non immediatamente dopo, il mattino successivo, sono andata in bagno. Mi lavavo la faccia cercando di svegliarmi completamente quando ho sentito uno strano rumore, sembrava che qualcuno lanciasse sassolini sulla finestra. Ho scostato la tenda e l’ho visto. Era un merlo. Batteva il becco come farebbe un picchio. A un tratto si è accorto di me, ha smesso di colpire il vetro e ha cominciato a guardarmi piegando un po’ il capo verso destra. Ha incrociato il mio sguardo e poi è volato via.
Qundo sarò morta non sarò polverina né merlo curioso, sarò nulla.
Questo secondo te…ma non chi ti “guarda” e ti “ritrova” nelle cose che conservano memoria.
(Quel che diciamo “nulla” non è che è … niente).
Grazie Marta
ma no! sarai ovunque!
Nel disordine
lascialo dire a chi ti sopravviverà. E’ vero che non vediamo nulla ma chi resta deciderà cosa vedere in te.
Hai ragione, grazie
purtroppo è così.
“We are such stuff as dreams are made on”
o forse è meglio dire che siamo un sogno del nulla?
è stato comunque un piacere condividere le briciole del sogno al quale appartieni.
Caro, Angelo ❤️