Il sole sulla faccia, i motori nelle orecchie, lo scarico tra le narici e i polmoni. Loro là, leggeri e silenziosi mi scorrono accanto.
Lei e i suoi improbabili capelli blu, lui e il suo sorriso un po’ scemo.
Li ho invidiati. In questa Venezia soleggiata, silenziosa e splendida.
Un giro in gondola è roba da innamorati, da decadenti romantici o da vecchi un po’ idioti?
Mi sono passati accanto silenziosi, loro. Io sul mio 5.2 per il desiderio di quel tratto di laguna prima di arrivare al Lido. Il Lido è l’unico posto all’altezza di Venezia, una linea tra mare e laguna, una pausa.
Non sono giovani, hanno quell’età che ripesca nell’adolescenza nonostante la distanza, che gode della consapevolezza e di una inconsapevole idiozia. Si godono una Venezia insolita, la ricorderanno per sempre.
Viene voglia di fotografare i gabbiani, le montagne all’orizzonte, gli aerei in discesa, il cimitero.
Il sole mi scalda forte e ho un po’ (poca) felicità nel cuore.
poetica e romantica questa visione.
Ben tornata
L’hai raccontata benissimo, ragazzona. Così bene che adesso devo bere.