Archivi categoria: smalto alle unghie
Dove sei?
Ieri esercizio di ricordo. Guardavo quella foto, che è l’unica. Tu mi baciavi l’angolo sinistro della bocca che io, stupidamente, non ti offrivo interamente impegnata nella messa a fuoco. Dietro, il castello dove abbiamo dormito due notti. Siamo stati due … Continua a leggere
How deep is your love?
Pioveva forte e io non potevo fare altro che aspettare. Non mi piace la pioggia, nemmeno quella agognata dopo giorni di calura. Continuavo a guardare fuori dalla finestra, ma il panorama non cambiava. Non era un temporale, non avrebbe smesso … Continua a leggere
Di ventotto ce n’è uno.
Ci sposammo a febbraio. Era una giornata luminosa, un vero e proprio regalo. Io arrivai in ritardo, lei stranamente puntuale. Non so perché ma questa notte pensavo al passato e con la memoria cercavo di ricondurre i fatti salienti della … Continua a leggere
Novemilametri.
Tra i pensieri rarefatti la mosca volava. Non si è mai fermata, nemmeno un istante. Mi chiedo se provasse terrore oppure nostalgia per quell’addio non voluto. Volava tra una testa e l’altra fino all’ultima, la mia, e ricominciava. Era come … Continua a leggere
Scalmo.
Mi capita troppo spesso di avere sulla punta della mente un sentimento, ma di non saperlo dire. Invidio i poeti che hanno le parole e tutti voi che sapete dipingere o comporre. Io oggi mi sento così e forse mi … Continua a leggere
I Tigli.
Sono appena tornato in camera dopo aver cenato in un posto poco distante dall’albergo. È in fondo al viale, due fermate di autobus che ho percorso volentiri a piedi. Il viale è di tigli ed è il più bello di … Continua a leggere
Penombra.
Pene nell’ombra, corpi e nudità in valore assoluto. Morsi e amorevoli cure, macelleria e pietà. Non è facile tacere e parlare sempre alla rovescia, cercare tempesta e trovare pace, non fermarsi mai. Graticola e riparo, luce abbagliante e penombra.
In buona sostanza.
Da piccola pensavo che gli alimenti non avessero un gusto loro, definito, quello, ma credevo che il sapore variasse da bocca a bocca. C’era una bocca che sentiva in un modo, un’altra che sentiva lo stesso sapore diversamente. Da piccola … Continua a leggere
Cara,
preferisco scriverti perché non ho voce per certe parole. Immagino ti sia capitato spessissimo di sognare. Probabilmente avrai sperimentato sogni dimenticabili in un attimo, incubi che non hai nemmeno avuto il coraggio di ripensare, sogni meravigliosi, di quelli che ti … Continua a leggere
Scartavetrare.
Quando da bambina mi facevo male avevo il terrore del disinfettante. Ai quei tempi si usava l’alcool, quello rosa, che brucia in un modo esagerato. Mia madre lo riteneva il migliore in efficacia e si affidava all’acqua ossigenata solo per … Continua a leggere