Cinque sorelle.

Sono la seconda di cinque sorelle.
Ho nove anni, quasi dieci.
Vado a scuola, ma non tutti i giorni. Ad esempio il mercoledì ci vado poco. La scuola mi piaceva quando ero piccola, adesso meno, non so perché.
Ieri ho fatto una domanda alla mamma e lei mi ha risposto di chiedere alla maestra, mi ha detto che avrebbe saputo spiegarmi bene. Era la prima volta che la mamma mi diceva di chiedere alla maestra.
La mamma adesso è tornata a casa, prima era in ospedale. C’era stata anche un po’ di tempo fa perché le hanno fatto un buco nella pancia per vedere i bambini. La mamma aveva due bambini nella pancia, ma non sapevamo se maschi o femmine.
Il papà aveva detto che se erano due femmine le buttava via, se erano due maschi li avrebbe tenuti, e se fossero stati un maschio e una femmina non lo sapeva.
La domanda che ho fatto alla mamma e poi alla maestra è:
“Che cosa vuole dire aborto? ”

Posto questa canzone per tanti motivi. Il primo perché qualcuno me l’ha ricordata giorni fa. Il secondo perché di zingari sto parlando. Io ho un assoluto rispetto per le scelte di ogni persona e in questo caso di ogni donna. Rispetto ogni cultura, anche se non condivido molto, a volte moltissimo. Questa storia è vera e continua a farmi stare male. Ho sperato fossero due maschi, sì, assurdamente l’ho sperato, così che quella donna avesse finalmente pace. Quella donna non sa leggere e non sa scrivere, ma ha mandato la sua bambina da me. Le sue bambine sanno leggere e scrivere e io spero per loro.

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Metto i baffi così non mi riconosco.
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46 risposte a Cinque sorelle.

  1. massimolegnani ha detto:

    sei lapidaria, senza voler lapidare.
    apprezzo,
    ml

  2. Niko ha detto:

    Tristissima vicenda. E non ho ancora capito perchè la mia reazione SEMPRE di fronte a queste cose è di profonda rabbia, mai di accettazione. Mah….

  3. Michele ha detto:

    crudelmente tremendo

  4. ludmillarte ha detto:

    anche io mi sento responsabile e, talvolta, impotente (anche io avrei sperato fossero due maschi). è bello che ci sia qualcuno che scriva di queste realtà e che riesca a sospendere il giudizio su tradizioni culturali inconcepibili per dare aiuto, vicinanza, affetto

  5. sfogliatella ha detto:

    Molto triste, assurdamente impotente… 😦
    Grazie di aver condiviso.
    Mary

  6. fango ha detto:

    bella la scrittura, non la realtà.

  7. harleyquinn86 ha detto:

    speriamo tutti per loro, i bambini. E per fortuna che c’è chi, come te, fa qualcosa di concreto e fondamentale, oltre a sperare.

  8. graziaballe ha detto:

    non ci si può salvare tutti.
    ma anche solo uno in più dello sperato va bel lka pena di tentare.

  9. rodixidor ha detto:

    Difficile commentare le vicende reali senza essere stupidamente retorici. Mi piace credere che per la bambina una volta donna sarà meglio che per sua madre ed anche perché è passata da te.

  10. blogdibarbara ha detto:

    Chiunque abbia insegnato ha le spalle curve per le storie che si è ritrovato addosso.
    OK, chiunque abbia insegnato e abbia una briciola di umanità, quindi non proprio chiunque abbia insegnato.

  11. gelsobianco ha detto:

    Resto con un senso di amaro in bocca.
    Mi sento impotente e responsabile.
    Tu, mm, che sospendi il giudizio, sai dare affetto e comprensione.
    Tu, in modo diretto, puoi fare qualcosa, anche solo pochissimo, in modo che la bambina abbia una vita diversa da quella della madre. Mi piace crederlo.
    Grazie.
    Un abbraccio
    gb
    Video incredibile!

    • menteminima ha detto:

      Io vorrei fosse possibile.

      • gelsobianco ha detto:

        Anche io vorrei fosse possibile. Certo.
        Ho espresso questo “vorrei” per tutto il mio commento precedente.
        Tu, a contatto con i bambini, puoi incidere direttamente.
        So che non è facile.
        Si tenta con tutti se stessi.
        E tu lo fai.:-)

  12. newwhitebear ha detto:

    Fa meditare la prima parte, mentre la seconda è la spiegazione della prima.
    Perché fa meditare la prima parte? Perché una bambina non comprende la situazione nella quale si trova la madre e cerca di farsene una ragione.
    Tu nella seconda parli di Rom o zingari che siano ma siamo sicuri che una situazione del genere non si verifica anche tra quelli che si considerano cittadini di serie A?
    Situazioni del genere si leggono abbastanza spesso. La ricerca spasmodica dell’erede maschio, come se la femmina fosse da gettare nell’immondezzaio.

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