Sono la seconda di cinque sorelle.
Ho nove anni, quasi dieci.
Vado a scuola, ma non tutti i giorni. Ad esempio il mercoledì ci vado poco. La scuola mi piaceva quando ero piccola, adesso meno, non so perché.
Ieri ho fatto una domanda alla mamma e lei mi ha risposto di chiedere alla maestra, mi ha detto che avrebbe saputo spiegarmi bene. Era la prima volta che la mamma mi diceva di chiedere alla maestra.
La mamma adesso è tornata a casa, prima era in ospedale. C’era stata anche un po’ di tempo fa perché le hanno fatto un buco nella pancia per vedere i bambini. La mamma aveva due bambini nella pancia, ma non sapevamo se maschi o femmine.
Il papà aveva detto che se erano due femmine le buttava via, se erano due maschi li avrebbe tenuti, e se fossero stati un maschio e una femmina non lo sapeva.
La domanda che ho fatto alla mamma e poi alla maestra è:
“Che cosa vuole dire aborto? ”
Posto questa canzone per tanti motivi. Il primo perché qualcuno me l’ha ricordata giorni fa. Il secondo perché di zingari sto parlando. Io ho un assoluto rispetto per le scelte di ogni persona e in questo caso di ogni donna. Rispetto ogni cultura, anche se non condivido molto, a volte moltissimo. Questa storia è vera e continua a farmi stare male. Ho sperato fossero due maschi, sì, assurdamente l’ho sperato, così che quella donna avesse finalmente pace. Quella donna non sa leggere e non sa scrivere, ma ha mandato la sua bambina da me. Le sue bambine sanno leggere e scrivere e io spero per loro.
sei lapidaria, senza voler lapidare.
apprezzo,
ml
La prima parte racconta fatti, non c’ è giudizio di alcun tipo, la seconda sì, hai ragione, troppo!
Tristissima vicenda. E non ho ancora capito perchè la mia reazione SEMPRE di fronte a queste cose è di profonda rabbia, mai di accettazione. Mah….
Perché le cose continuano a non cambiare.
Sì, Mente, hai perfettamente ragione.
Un abbraccio
crudelmente tremendo
Lo è, ho mille storie tremende di bambini, di bambine ancor di più.
sembra assurdo che si continui a vivere in un mondo con situazioni come e peggio di questa
Hai ragione, io a volte mi sento proprio una schifezza.
è il mondo che troppo spesso lo è (e molta della gente che lo popola)
Io mi sento responsabile, IO!
eh un poco penso lo si sia tutti, anche se non è facile fare ciò che si dovrebbe
anche io mi sento responsabile e, talvolta, impotente (anche io avrei sperato fossero due maschi). è bello che ci sia qualcuno che scriva di queste realtà e che riesca a sospendere il giudizio su tradizioni culturali inconcepibili per dare aiuto, vicinanza, affetto
ti ringrazio. Ne scrivo perché inciampo continuamente in queste situazioni, per le quali, onestamente, faccio ben poco.
Molto triste, assurdamente impotente… 😦
Grazie di aver condiviso.
Mary
già impotenti
bella la scrittura, non la realtà.
la mia maestra mi faceva volare il quaderno fuori dalla finestra perché diceva che avevo la scrittura da gallina…
speriamo tutti per loro, i bambini. E per fortuna che c’è chi, come te, fa qualcosa di concreto e fondamentale, oltre a sperare.
sei troppo generoso, non faccio nulla in realtà
insegni ai bambini?
sì
Puoi spiegare meglio di me quanto sia importante la loro formazione per migliorare questo mondo. Se la sensibilità che si percepisce da parte tua è reale, allora sì, è come dico, fai tanto
se intendi dire che cerco di fare del mio meglio con il massimo della cura, allora sì 🙂
🙂
non ci si può salvare tutti.
ma anche solo uno in più dello sperato va bel lka pena di tentare.
Certo, provare!
non sei più venuta! è x colpa di Paolo? 🙂
Accidenti, Paolo non è voluto venire, ma troppa gente per i miei gusti sì … sarà per la prossima. baci
ti dirò…ti capisco! 🙂
Difficile commentare le vicende reali senza essere stupidamente retorici. Mi piace credere che per la bambina una volta donna sarà meglio che per sua madre ed anche perché è passata da te.
Mi hai detto una gran bella cosa, ma temo di non essere all’altezza.
l’altezza non ti manca 😉
uffa
Chiunque abbia insegnato ha le spalle curve per le storie che si è ritrovato addosso.
OK, chiunque abbia insegnato e abbia una briciola di umanità, quindi non proprio chiunque abbia insegnato.
Vero, verissimo.
Resto con un senso di amaro in bocca.
Mi sento impotente e responsabile.
Tu, mm, che sospendi il giudizio, sai dare affetto e comprensione.
Tu, in modo diretto, puoi fare qualcosa, anche solo pochissimo, in modo che la bambina abbia una vita diversa da quella della madre. Mi piace crederlo.
Grazie.
Un abbraccio
gb
Video incredibile!
Io vorrei fosse possibile.
Anche io vorrei fosse possibile. Certo.
Ho espresso questo “vorrei” per tutto il mio commento precedente.
Tu, a contatto con i bambini, puoi incidere direttamente.
So che non è facile.
Si tenta con tutti se stessi.
E tu lo fai.:-)
Fa meditare la prima parte, mentre la seconda è la spiegazione della prima.
Perché fa meditare la prima parte? Perché una bambina non comprende la situazione nella quale si trova la madre e cerca di farsene una ragione.
Tu nella seconda parli di Rom o zingari che siano ma siamo sicuri che una situazione del genere non si verifica anche tra quelli che si considerano cittadini di serie A?
Situazioni del genere si leggono abbastanza spesso. La ricerca spasmodica dell’erede maschio, come se la femmina fosse da gettare nell’immondezzaio.
Purtroppo è vero, ma non deve essere motivo di rassegnazione.
Mio dio.
Sai, la madre ha avuto cinque cesarei ma il padre non ha voluto che le legassero le tube perché la loro religione lo vieta …
e ci sono anche casi peggiori. purtroppo.
manca il respiro troppo spesso.
sono entrata in un dialogo tra te e bleachedgirl.
così, d’impeto.
scusami, ma ciò di cui si sta parlando è terribile.
ma no, si parla insieme. Questa è una vera follia